lunedì 25 maggio 2015

Incompetenza sociale




Marta Tibaldi
Incompetenza sociale

1. Sto facendo il biglietto alla biglietteria di un museo. Sono in piedi davanti alla cassa e sto pagando. Una signora si protende sopra di me per chiedere un biglietto a sua volta. Guardo la signora con fare interrogativo e lei mi dice: "Non l'avevo vista". 2. Sono davanti all'accettazione di uno studio medico. Sto parlando con la segretaria. Una persona mi si mette a fianco e chiede informazioni senza aspettare che io finisca. La guardo, la signora si allontana imprecando contro di me. 3. Sono su una spiaggia libera con altre persone. Un signore con un Suv si posteggia in mezzo a noi. Facciamo notare che sarebbe opportuno mettere la macchina un po' più indietro. La persona risponde: "E che mi fai?"

Questi sono tre esempi di uno stile interpersonale socialmente incompetente in cui ci si imbatte piuttosto di frequente. Di ritorno dall'Asia dell'Est la differenza tra questo nostro modo di comportarci e il loro è piuttosto evidente.

1. Un allievo in training mi dice: "Ora che ho messo a fuoco i miei problemi, mi voglio occupare del benessere della comunità" (si tratta di un medico che lavora in un ospedale). 2. Nella metropolitana di Taipei, un cartello invita a un comportamento socialmente attento  - abbassare la suoneria del cellulare, mandare un sms invece di telefonare - e conclude l'invito con queste parole: "Un buon cittadino rende piacevole l'esperienza della metropolitana di Taipei."3. Piove: nei luoghi pubblici di Hong Kong ci sono cartelli che invitano a fare attenzione a non scivolare. Oggi che piove in modo particolarmente intenso un annuncio invita a stare ancora più attenti perché il pavimento è più scivoloso del solito.

Nella nostra cultura collettiva essere prepotenti, "furbi" e aggressivi è considerato da molti un valore positivo e un comportamento desiderabile. Nella considerazione sociale dell' Asia dell'Est l'armonia, la gentilezza, l'educazione e la cultura si collocano al primo posto. Senza volere idealizzare una realtà tanto diversa e lontana dalla nostra, che a sua volta ha i suoi lati d'ombra, noto la differenza che intercorre tra comportamenti sociali competenti e incompetenti e gli effetti che producono in termini di benessere - o malessere - individuale, culturale e collettivo.

Siamo davvero sicuri che l'incompetenza sociale alla lunga e alla prova dei fatti sia così vantaggiosa? Non sarebbe opportuno prendere coscienza di quanto in realtà essa sia inesorabilmente distruttiva e autodistruttiva? 






1 commento:

Anonimo ha detto...

Sicuramente in Cina hanno forse comportamenti più corretti peccato che non li estendano anche agli animali. Ad esempio quanto nella "simpatica sagra del cane" ale vengono massacrati migliaia di cani che, prima di essere uccisi vengono anche torturati affinchè le loro carni producano adrenalina che, a parere di alcuni "buongustai" cinesi, pare abbia effetti afrodisiaci..... A tale proposito sta girando una petizione contro questa barbarie.